Pubblicato da: Giuseppe Piazzese | 31/08/2010

Il potere dei media


Nelle ultime settimane, con la classe politica in ferie per la chiusura estiva delle rispettive Istituzioni, chi l’ha fatta da padrone sono stati i giornali.
Abbiamo infatti assistito sia a livello nazionale che a livello locale, a un continuo tentativo di delegittimazione da parte della stampa nei confronti delle Istituzioni e dei loro rappresentanti.
Molti giornalisti, con preciso imput redazionale, hanno scritto e detto di tutto e di più affinchè venissero colpiti ora il Presidente della Camera, ora il Presidente della Repubblica, ora il Consiglio Comunale e i Consigli di Circoscrizione del Comune di Palermo.
In molti hanno avuto il buonsenso, sia sulla carta stampata che soprattutto sui giornali on-line, di non scendere alle bassezze più becere, pur di colpire quelli che sono diventati avversari politici di una lotta impari tra il potere della Politica eletta in maniera democratica e il potere dei media, spesso sovvenzionati proprio dalla parte politica avversaria che attraverso leggi e leggine sull’editoria apre i cordoni della borsa dello Stato.
E la chiamo lotta impari perchè i media sempre più spesso pubblicano le tesi dei loro direttori, editorialisti e collaboratori (che guarda un po sono le stesse di chi elargisce soldi ai questuanti), ma non lasciano spazio ai contraddittori e seppur dovessero lasciarlo, manipolano la difesa dell’accusato in modo da renderla inoffensiva.

I casi più eclatanti sono chiaramente:

1) il caso “Fini-Casa di Montecarlo”, per il quale sono state richieste le dimissioni del Presidente della Camera (e non si capisce perchè, per una cosa tutta da dimostrare e interna ad un partito che non esiste più, Fini dovrebbe rassegnare le dimissioni dalla terza carica dello Stato, nel cui ruolo si è sempre comportato fin adesso da super partes);

2) il caso “elezioni anticipate” ha tirato in ballo il Presidente della Repubblica, il quale come recita la Costituzione qualora si dovesse manifestare una crisi di Governo avrebbe il dovere di consultare le Camere e tentare di riuscire a trovare una maggioranza che porti il Paese a fine legislatura (non per propria scelta come avrebbero voluto far credere giornali e politici di parte, facendo riferimento ad una Costituzione materiale che non esiste, ma per obbligo Costituzionale di quella Costituzione che invece esiste e che dovrebbe essere l’abc dei parlamentari, non per un bene di parte ma per quello della collettività);

3) il caso dei “rimborsi alle aziende” da parte del Comune di Palermo per quei consiglieri che per motivi istituzionali (Consigli e Commissioni) non possono essere al lavoro, ma comunque percepiscono lo stipendio.
In questo caso i giornali hanno tentato di screditare i rappresentanti delle Istituzioni del Comune di Palermo agli occhi dell’opinione pubblica, facendo passare per comportamento inopportuno e truffaldino, ciò che invece è prescritto per legge.

I media dovrebbero riappropriarsi del ruolo che gli appartiene ovvero l’informazione e non la trasmissione delle opinioni di direttori, editorialisti, etc.
Fin quando non si interverrà in questo senso, noi italiani saremo costretti ad assistere a campagne demonizzanti nell’uno e nell’altro senso che poco hanno a che vedere con i fatti reali.

Ognuno deve dare il proprio contributo affinche si ricucia l’Italia, anche i media devono fare la loro parte, altrimenti si corre il rischio che mentre qualcuno armato di ago e filo si presta a fare il sarto, ci sia qualcun altro che armato di forbici tagli ciò che è appena stato cucito!!


Risposte

  1. […] via https://giuseppepiazzese.wordpress.com/2010/08/31/il-potere-dei-media/ Posted by admin on settembre 1st, 2010 Tags: Elezioni Share | […]

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